...ho ricevuto un'email molto particolare venerdì. L'oggetto recitava semplicemente "Guest blogger?! Chissà :)" e conteneva la presentazione di una ragazza che mi proponeva di diventare guest blogger parlando di...colore. Non ci ho pensato sopra trenta secondi, la sua idea per l'argomento dei post era talmente particolare che DOVEVO assolutamente sentirla per capire come andare avanti.
E sono molto felice di aver colto la palla al balzo - spero vivamente che lo sarete anche voi. Ecco la sua presentazione - date per favore un colorato benvenuto alla nostra nuova guest blogger, la ragazza piena di colori:
Mi chiamo Ayame e sono una giovane insegnante, una creativa e un’appassionata d'arte.
La mia passione per l'arte nasce da prima che io imparassi a parlare.
L'odore dei colori acrilici, la trasparenza degli acquerelli, i pastelli e le matite che sembravano danzare sulla carta, hanno da sempre catturato il mio interesse, sino a portarmi ad intraprendere studi presso l'Accademia di Belle Arti.
L'odore dei colori acrilici, la trasparenza degli acquerelli, i pastelli e le matite che sembravano danzare sulla carta, hanno da sempre catturato il mio interesse, sino a portarmi ad intraprendere studi presso l'Accademia di Belle Arti.
All'arte ho affiancato l'interesse per la psicologia, trovandomi quindi a unire l'origine storica di ogni colore al suo significato psicologico.
E' affascinante, infatti, sapere che un colore - che si reputa il proprio preferito - possa "parlare" e raccontarci qualcosa. Ritengo che i colori, assieme al tratto e alle forme (per tratto s'intende la grafia e per forme un disegno, uno scarabocchio), siano un "linguaggio non verbale", ovvero un modo di esprimersi che non ha bisogno di essere ascoltato ma visto.
I popoli antichi o quelli ancora oggi allo stato brado, si dipingono il corpo con segni e colori che non sono lì per caso, ma hanno un significato ben preciso.
E' affascinante, infatti, sapere che un colore - che si reputa il proprio preferito - possa "parlare" e raccontarci qualcosa. Ritengo che i colori, assieme al tratto e alle forme (per tratto s'intende la grafia e per forme un disegno, uno scarabocchio), siano un "linguaggio non verbale", ovvero un modo di esprimersi che non ha bisogno di essere ascoltato ma visto.
I popoli antichi o quelli ancora oggi allo stato brado, si dipingono il corpo con segni e colori che non sono lì per caso, ma hanno un significato ben preciso.
La mia rubrica, dal nome “Creare colore”, sarà settimanale e parlerà del colore in tutte le sue forme e applicazioni.
Si partirà dai colori primari. Poi verranno i secondari e da qui, mescolandoli con fantasia, si passerà ai terziari e alle tonalità restanti.
Si partirà dai colori primari. Poi verranno i secondari e da qui, mescolandoli con fantasia, si passerà ai terziari e alle tonalità restanti.
Chi avrà voglia di seguire questo viaggio “colorato” potrà rendersi conto di quanto un colore, se scelto con giudizio, acquisti un ruolo non secondario ma di primaria importanza.
Il colore sarà osservato dal punto di vista storico, psicologico, applicato in location, tra i fiori, usato come make up e, a volte, trasformato in qualcosa da poter realizzare insieme, attraverso semplici tutorial.
Il colore sarà osservato dal punto di vista storico, psicologico, applicato in location, tra i fiori, usato come make up e, a volte, trasformato in qualcosa da poter realizzare insieme, attraverso semplici tutorial.
Vi aspetto sulla mia barca. Un mare di colori attende solo d’essere scoperto e conquistato.
- e quindi...
Tuffiamoci nel colore!
Ayame
N.B: Il mio blog personale, ancora novello, raccoglie racconti inediti scritti da me. La scrittura è una passione che, nel mio piccolo e senza troppe pretese, ho voluto racchiudere tra le pagine virtuali di crearecolore.blogspot.com.
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